Interventi 

Interventi ambulatoriali

Interventi ambulatoriali

Esegue in ambulatorio chirurgico-flebologico privato in regime extramoenia, in anestesia locale, interventi di asportazione e cura di unghia incarnita, cisti sebacea e tutte le patologie di neoformazioni cutanee, nei, ascessi, evacuazioni ed ematomi.

Interventi ospedalieri

Interventi ospedalieri

Il Dott. Tarantini, dirigente di 1 livello presso ASL BARI, opera nel reparto di Chirurgia del P.O. di Corato in  regime di Day-Service ed effettua interventi chirurgici quali Stripping e Termoablazione Endovascolare con Radio-Frequenza delle varici degli Arti Inferiori, plastica con apposizione di rete di ernia inguinali ed ombelicali, escissione di fistole Sacrococcigee e perianali, ragadi anali ed emorroidi, chirurgia generale.

Stripping della vena safena

Eseguito da più di 110 anni in tutto il mondo, è quell’intervento con il quale è possibile,utilizzando strumenti particolari, “sfilare “ la safena senza fare troppe incisioni; di solito se ne fanno una nella zona inguinale ed un’altra sulla piega mediale del ginocchio. Contestualmente può essere necessario eseguire anche varie varicectomie ( cioè l’estrinsecazione e lo sfilamento ) di piccole varici dermiche attraverso mini incisioni cutanee dell’ordine di pochi mm. Tale intervento può essere effettuato in anestesia tronculare od epidurale, con un breve ricovero in ospedale (al massimo di una notte) e con una ripresa rapida dell’attività motoria e quindi della vita normale.

Comunemente il paziente si preoccupa se l’asportazione della vena safena altera il circolo superficiale, ma questo non avviene in quanto la maggior parte del circolo sanguigno venoso che torna al cuore è convogliato nel circolo venoso profondo che in caso d’intervento deve essere integro ( questa è una valutazione che viene effettuata con l’esame ecocolordoppler seguito dall’esame fotopletismografico).

Quindi possiamo affermare che in un paziente con varici essenziali, il circolo venoso superficiale ha un’ influenza negativa anche di sovraccarico sul circolo venoso profondo, e quindi andando a correggere le varici otterremo anche un miglioramento di quello profondo.

In pratica dopo uno studio dettagliato dell’emodinamica venosa del singolo paziente, si può pianificare una strategia chirurgica : tradizionale ( ma pur sempre mini-invasiva) o di trattamento endovascolare e/ o scleroterapico che porta all’abolizione e/o correzione del reflusso venoso ( il tutto documentato ed obiettivato dall’esame fotopletismografico).

      Trattamento Endovascolare di termoablazione

      È una tecnica chirurgica endovascolare rivoluzionaria utilizzata da più di 10 anni in tutto il mondo ( insieme all’altra procedura endovascolare del LASER), di minima invasività con un recupero post operatorio rapido. Tale tecnica non può essere applicata a tutti i pazienti; soltanto dopo un‘accurata valutazione emodinamica con esame ecolordoppler, se il paziente presenta tutti i requisiti indispensabili dettati da un preciso protocollo può essere sottoposto ad intervento.

      La tecnica viene applicata utilizzando un l’apparecchio Closure Fast che è costituito da una sorgente di energia a Radio Frequenza e da un catetere di poco meno di 2 mm di diametro che presenta alle estremità un elettrodo di 7 cm che rappresenta l’elemento riscaldante del sistema .

      L’intervento viene eseguito in regime ambulatoriale o day-hospital.

      Al paziente viene praticata una anestesia tumescente fredda lungo il decorso della vena Grande safena a livello della regione interna della coscia che ha lo scopo oltre di anestetizzare la regione anche di far collabire la vena sulla sonda e di raffreddare e proteggere le strutture linfatiche, nervose ed arteriose vicine alla Safena.

      Con tecnica mini-invasiva viene incanulata, sotto eco-guida la vena Grande Safena a livello del ginocchio e così viene introdotto il catetere e fatto risalire fino a circa 2 cm dalla confluenza della safena nella vena femorale all’inguine; con l’ecodoppler si verifica che tutta la procedura sia corretta, senza determinare danni ai tessuti circostanti.

      Inserita la sonda si sfrutta la proprietà fisica della radiofrequenza di riscaldare i tessuti; questo riscaldamento all’interno della vena provoca la denaturazione delle proteine che compongono il collagene, componente importante delle parete della vena, e quindi l’occlusione della vena trattata. Medicata la mini incisione si procede al bendaggio dell’arto che sarà tolto dopo un paio di giorni e sostituita con calza elastica; il paziente è tenuto a deambulare subito dopo l’uscita dalla sala operatoria e torna a casa in serata. Gli effetti sono sorprendentemente positivi : nei successivi controlli con ECD nell’arco di alcuni mesi, a secondo della grandezza della vena Grande safena trattata, si assiste ad una riduzione del diametro della stessa sempre in assenza di flusso, fino alla non visualizzazione di alcuna struttura venosa in quello che era il sito della vena; il che corrisponderebbe nel maggior numero dei casi al completo riassorbimento della vena.

          Terapie

          Cura delle varici con scleroterapia convenzionale e con schiuma; 

          Cura della Insufficienza venosa cronica e degli edemi degli Arti inferiori con  bendaggio alla colla di zinco ,contenzione elastica e pressoterapia linfodrenante. 

          Cura delle ulcere di qualsiasi natura con medicazioni avanzate. 

          Cura della cellulite con Ozono terapia , mesoterapia omeopatica, e pressoterapia linfodrenante.

          Pressoterapia-linfodrenante

          La pressoterapia – linfodrenante è un trattamento medico che serve a riattivare la circolazione venosa e linfatica degli arti inferiori e superiori. La terapia consiste nell’applicare dei gambali e bracciali contenenti camere d’aria. Una pressione generata da un macchinario (pompa), in modo peristaltico riempie le camere d’aria , negli arti inferiori dai piedi alla parte inguinale e superiori dalla mano al cavo ascellare. E’ indicata nel trattamento dell’ insufficienza venosa cronica,in caso di edema , ritenzione idrica , linfedema pimario e secondario. Questo tipo di terapia deve essere prescritta,dopo accurata visita dallo specialista poichè ci sono delle situazioni e patologie in cui non è consentito l’utilizzo della pressoterapia-linfodrenante come flebiti in atto, malattie cardiache, malattie psichiatriche ecc. Viene utilizzata anche nel trattamento della cellulite.

          Mesoterapia omeopatica

          La mesoterapia venne introdotta nel mondo medico scientifico nel 1952 grazie a  una felice intuizione del dr Michel Pistor  quando si trovava in qualità di medico condotto a Baay-lu.

          La mesoterapia è una metodica terapeutica allopatica,che consiste in micro iniezioni loco regionali intradermiche di piccole quantità di prodotti medicamentosi associati in un cocktail di base che sfruttano in particolare la reattività del tessuto connettivo pur utilizzando dosi ridotte di principio attivo, che si diffondono nei tessuti sottostanti e persistono per più tempo rispetto alla via di somministrazione intramuscolare, possiamo osservare che:

          • è una tecnica di iniezioni eseguite nel derma –ipoderma superficiale
          • le dosi di farmaci iniettate sono basse
          • i tessuti che maggiormente giovano di questa terapia sono di natura mesodermica di qui come si può capire il nome Mesoterapia
          • è un atto prettamente medico in quanto richiede la formulazione di una diagnosi corretta e e di conseguenza l’utilizzo di farmaci più appropriati per il paziente
          • la riduzione del rischio di eventi avversi o effetti collaterali, sia per la dose esigua del farmaco iniettato sia per la bassa frequenza delle sedute e infine gli aghi usati che essendo molto sottili rimangono nel derma tessuto ricco di difese immunitarie

          Questa tecnica offre dei vantaggi consistenti ossia una maggiore permanenza del medicinale nella sede da trattare e una maggiore bio-disponibilità della sostanza attiva che viene liberata direttamente nel tessuto sottostante senza passare attraverso il filtro epatico Il suo campo di azione comprende molte patologie quali:

          • DERMATOLOGIA
          • TRUMATOLOGIA
          • FLEBOLOGIA 
          • MEDICINA ESTETICA
          • TERAPIA DEL DOLORE

          La mesoterapia è un trattamento terapico molto richiesto per la risoluzione, soprattutto, degli inestetismi dovuti alla cellulite è una pratica medica infatti lo specialista dopo una accurata diagnosi potrà stabilire la tecnica mesoterapica adatta per quel paziente in base agli effettivi problemi . Innanzitutto il medico dovrà valutare se la mesoterapia rappresenta il trattamento preferenziale per i problemi accusati dal paziente e quindi scegliere i medicamenti più idonei, dopo aver, Personalmente effettuo per il trattamento della cellulite una mesoterapia composta da un cockteil di farmaci omeopatici ad azione drenante alternata a mesoterapia con ozono e successiva seduta di pressoterapia-linfodrenante le sedute variano da 1 a massimo di 2 a settimana per un ciclo di almeno 12 sedute e preferibile farle nei periodi autunnali, invernali e primaverili, poiché per l’eventuale formazioni di ecchimosi non è consigliata l’esposizione solare sia per questioni estetiche ma anche per possibili ipercromizzazioni delle ecchimosi in soggetti con alta produzione di melanina.

          Ozonoterapia

          L’attività dell’ozono sull’epidermide in durativa (cellulite) si esplica attraverso diversi meccanismi.

          L’ozono reagisce con gli acidi grassi di tipo insaturo,cioè con un doppio legame nella catena,e tale reazione porta alla scissione della catena lipidica con conseguente alterazione delle loro caratteristiche ,esse infatti perdono il loro carattere idrofobo diventanti idrofili e perciò più facilmente eliminabili. 

          Inoltre il numero delle sedute varia da un minimo di 10 ad un massimo di 20 con una frequenza mono o bisettimanale a seconda della necessità. Nel restante arco dell’anno, dopo il trattamento, è consigliabile programmare il mantenimento con una cadenza mensile di 1 o 2 sedute. Naturalmente durante la terapia e per sempre , è necessario avere uno stile di vita più salutare ,eliminando cibi molto elaborati e grassi prediligendo legumi, frutta e verdure inoltre e consigliabile svolgere attività sportive come nuoto,corsa e lunghe camminate a passo sostenuto.

          Ulcere e bendaggi

          L’ulcera è una lesione cutanea cronica che non tende a guarire spontaneamente anzi se non adeguatamente trattata tende ad allargarsi progressivamente; infatti molti pazienti vanno avanti e vivono per mesi ed addirittura per anni con l’ulcera ricoperta di medicazioni locali, nella speranza di trovare la medicazione miracolosa, senza che venga minimamente corretta l’insufficienza venosa che è alla base del problema. 

          La cura dell’ulcera va effettuata utilizzando una compressione prolungata, col bendaggio o con la calza elastica, una corretta toiletta e medicazione a cadenza settimanale per eliminare la parte necrotica fino a raggiungere la fase della granulazione dove si ha la diminuzione del dolore e la ferita assume un aspetto più deterso e sano. Negli ultimi anni le industrie farmaceutiche specializzate nello studio e produzione di presidii medicali, hanno messo a punto delle medicazioni così dette “ avanzate” che hanno dato una svolta importante nella cura delle ulcere in genere. L’importante però è definire eziopatologicamente la natura dell’ulcera per poi mettere in essere la cura giusta oltre alle medicazioni “ avanzate”.

          Per giungere a guarigione l’ulcera può richiedere dai 3 ai 6 mesi di cura ambulatoriale; solo nei casi più gravi può essere necessaria l’ospedalizzazione.

          Scleroterapia


          Si definisce scleroterapia quella tecnica che comporta la chiusura di un tratto di vena che è sede di varice oppure di teleangectasie (comunemente definiti capillari), iniettando in punti specifici con una siringa una soluzione sclerosante che causa un istantaneo processo infiammatorio (la cosidetta flebite chimica); in seguito a questa reazione si verifica una chiusura e successiva scomparsa delle varici e/o capillari . E’ particolarmente indicata dopo l’intervento chirurgico per completare la bonifica di varici, per l’eliminazione di capillari ,grosse vene ma anche per situazioni estetiche che non siano necessariamente patologiche. E’ preferibile eseguire le sedute di scleroterapia con una cadenza settimanale e soprattutto nei mesi freddi per una serie di motivi:

          1) nella stagione fredda è possibile l’uso delle calze elastiche che ritengo indispensabili per una corretta terapia

          2) per l’assenza di vasodilatazione, che renderebbe poco efficace la terapia

          3) per evitare pigmentazioni delle parti sclerosate esposte ai raggi UV quando si va al mare

          quindi sconsiglio di sottoporsi a scleroterapia nei mesi caldi, almeno alle nostre latitudini.

          La scleroterapia è generalmente una procedura poco dolorosa, ben accettata dai pazienti, e durante il trattamento si può condurre una vita nomale.

          Laser

          Cheloidi, nei, verruche, condilomi, ipercromie (macchie della pelle),  melasma, cloasma, capillari e teleangectasie couperose

          Laser

          Cheloidi, nei, verruche, condilomi, ipercromie (macchie della pelle),  melasma, cloasma, capillari e teleangectasie couperose

            Il LASER è un dispositivo in grado di emettere radiazioni luminose DI TIPO COERENTE E MONOCROMATICO.

          COERENTE perché i raggi sono in fase monocromatico perché hanno un unico colore e quindi una solo frequenza i raggi laser hanno sempre la stessa frequenza La mono cromaticità è legata alla coerenza temporale ed è dovuta al meccanismo dell’emissione stimolata di radiazione da parte del materiale attivo che può essere solido (rubino, Nd-YAG, ecc.), gassoso (CO2, Argo) o liquido (laser a coloranti)

          La applicazione del laser nei diversi campi della medicina dipende da alcuni importanti parametri quali potenza , lunghezza d’onda e durata dell’irradiazione)inoltre La luce laser possiede proprietà fisiche capaci di determinare un effetto biologico specifico sui tessuti viventi. L’interazione tra raggio laser e tessuti determina il trasferimento di energia. Ad es.nei laser vascolari la luce emessa è tale da essere assorbita selettivamente dal target (Bersaglio) emoglobina questa radiazione viene trasformata in calore determinando la coagulazione selettiva delle vene quindi la chiusura del vaso senza danneggiare in alcun modo i tessuti circostanti La scelta del tipo di laser viene fatta in funzione della particolare sensibilità del bersaglio (target) nei confronti di una specifica lunghezza d’onda rispetto alle altre molecole

          La scelta della frequenza d’onda é importante anche per ciò che riguarda la profondità, a livello cutaneo, a cui il raggio laser penetra in maniera da ottenere un effetto di bio-stimolazione o modificazione tissutale. Profondità maggiori si ottengono nello spettro che va dall’infrarosso al rosso la luce LASER di lunghezza d’onda compresa tra 600 e 900 nm, ovvero di colore compreso tra il rosso e l’infrarosso, riesce a penetrare in profondità nella pelle e interagisce con la struttura interna delle cellule producendo una efficace azione bio-stimolante.

          I vantaggi nell’utilizzo del laser possiamo quindi raggrupparli in questo modo:

          – Rapidità di esecuzione

          – Assenza della tradizionale anestesia locale

          – Selettività delle zone da trattare senza toccare la cute integra

          – Assenza di dolore

          – Ripresa immediata delle attività lavorative e sociali del paziente

            Il LASER è un dispositivo in grado di emettere radiazioni luminose DI TIPO COERENTE E MONOCROMATICO.

          COERENTE perché i raggi sono in fase monocromatico perché hanno un unico colore e quindi una solo frequenza i raggi laser hanno sempre la stessa frequenza La mono cromaticità è legata alla coerenza temporale ed è dovuta al meccanismo dell’emissione stimolata di radiazione da parte del materiale attivo che può essere solido (rubino, Nd-YAG, ecc.), gassoso (CO2, Argo) o liquido (laser a coloranti)

          La applicazione del laser nei diversi campi della medicina dipende da alcuni importanti parametri quali potenza , lunghezza d’onda e durata dell’irradiazione)inoltre La luce laser possiede proprietà fisiche capaci di determinare un effetto biologico specifico sui tessuti viventi. L’interazione tra raggio laser e tessuti determina il trasferimento di energia. Ad es.nei laser vascolari la luce emessa è tale da essere assorbita selettivamente dal target (Bersaglio) emoglobina questa radiazione viene trasformata in calore determinando la coagulazione selettiva delle vene quindi la chiusura del vaso senza danneggiare in alcun modo i tessuti circostanti La scelta del tipo di laser viene fatta in funzione della particolare sensibilità del bersaglio (target) nei confronti di una specifica lunghezza d’onda rispetto alle altre molecole

          La scelta della frequenza d’onda é importante anche per ciò che riguarda la profondità, a livello cutaneo, a cui il raggio laser penetra in maniera da ottenere un effetto di bio-stimolazione o modificazione tissutale. Profondità maggiori si ottengono nello spettro che va dall’infrarosso al rosso la luce LASER di lunghezza d’onda compresa tra 600 e 900 nm, ovvero di colore compreso tra il rosso e l’infrarosso, riesce a penetrare in profondità nella pelle e interagisce con la struttura interna delle cellule producendo una efficace azione bio-stimolante.

          I vantaggi nell’utilizzo del laser possiamo quindi raggrupparli in questo modo:

          – Rapidità di esecuzione

          – Assenza della tradizionale anestesia locale

          – Selettività delle zone da trattare senza toccare la cute integra

          – Assenza di dolore

          – Ripresa immediata delle attività lavorative e sociali del paziente

          Cheloidi

          I cheloidi, cicatrici di grande aspetto, sono la risposta anomala della cute ad un trauma di varia natura, che può essere chirurgico, chimico, fisico ecc. Si manifestano raramente e solo in soggetti predisposti; in questi soggetti infatti il normale processo di cicatrizzazione della pelle attraverso la formazione di nuovo tessuto connettivo cicatriziale subisce una trasformazione; un eccesso di vasi neoformati produce un’ aumento della sintesi del collageno e un aumento degli inibitori della collagenasi, gli enzimi che degradano il collageno. Il collagene ed i fibroblasti continuano a moltiplicarsi in modo disorganizzato anche successivamente la rimarginazione determinando così l’eccesivo aumento di volume della ferite. Tutto questo può causare nel paziente non solo un grande disagio estetico ma anche l’insorgere di sintomi fastidiosi quali prurito, rossore dolore ecc. I cheloidi sono più difficili da curare rispetto alle cicatrici ipertrofiche e possono insorgere dopo mesi dall’operazione prediligendo zone come  lobi auricolari, spalle, la regione vicino alla sterno e il torace. Nel passato la cura di queste cicatrici era di natura chirurgica, con l’utilizzo successivo di creme cortisoniche con l’insoddisfazione del paziente poiché queste spesso si ripresentavano anche più brutte di prima. Attualmente l’utilizzo del laser nel trattamento dei cheloidi ha dato buoni risultati con conseguente soddisfazione del paziente. L’importante che sia fatto da un medico Specialista preparato e competente, e soprattutto che venga eseguito in una struttura che garantisca al paziente la massima affidabilità di igiene, tecnologia e soprattutto sicurezza contro eventuali complicanze. Lo Specialista dopo una accurata diagnosi stabilisce il trattamento più indicato per il paziente. Nel caso specifico dell’utilizzo del laser, posso affermare che si ha l’eliminazione del rossore e del prurito con evidente assottigliamento dello spessore del cheloide, dando a questa un aspetto molto simile alla cute sana.

          Le sedute variano a seconda della grandezza del cheloide; non è consigliabile l’esposizione solare o l’utilizzo di lampade solari almeno 15/30 giorni prima/dopo e durante le sedute. Una seduta di laser avviene nel seguente modo:

          si procede prima ad una accurata disinfezione della zona; 

          si dota il paziente di occhiali schermati;

          si procede al raffreddamento della zona con apposito apparecchio refrigerante per alleviare il possibile dolore.

          Il fascio di onde emesso dal laser è molto selettivo colpisce i tessuti della cicatrice lasciando integri i tessuti sani circostanti; dopo la seduta si può avere un arrossamento della zona che regredisce spontaneamente nelle ore o giorni successivi.

          I trattamenti sono ambulatoriali indolore, durano pochi minuti e consentono alle persone di tornare immediatamente alle normali attività lavorative e sociali.

          I vantaggi quindi di questa tecnica possiamo sintetizzarli in questo modo:

          Rapidità di esecuzione;

          Assenza della tradizionale anestesia locale;

          Selettività delle zone da trattare senza toccare la cute integra;

          Assenza di dolore;

          Ripresa immediata delle attività lavorative e sociali del paziente.

          Verruche

          Le verruche sono formazioni cutanee che presentano una iper-proliferazione dell’epidermie del derma causate da un’infezione virale, sostenuta da uno degli oltre settanta papilloma virus che interessano l’uomo (detti HPV, da Human Papilloma Virus).
          Il contagio può essere diretto o indiretto.

          Indiretto o interumano solitamente avviene frequentando ambienti comuni come saune piscine docce palestre oppure scambiandosi asciugamani attrezzi per la cura delle mani e dei piedi ecc.

          Diretto avviene invece toccando direttamente le verruche di un altro. il periodo di incubazione varia da da 2 a 9 mesi

          In base alla loro localizzazione possiamo classificarle in:

          – Verruche piane: si manifestano in giovani pazienti solitamente sul volto o sul dorso delle mani,; tuttavia, possono manifestarsi anche a livello  ginocchia e braccia. Generalmente, queste verruche sono piccole e dalla sommità piatta. Con una superficie più liscia difficili da riconoscere,e soprattutto asintomatiche

          – Verruche volgari o comuni:si localizzano frequentemente alle gambe ed alla pianta dei piedi a livello del dorso delle mani e delle dita, hanno una tipica forma tondeggiante con una superficie dura ruvida e una colorazione grigio-marroncino.

          – Verruche periungueali: questo tipo di verruche si manifesta intorno al letto delle unghie. Con un aspetto che assomiglia ad un cavolfiore.

          – Verruche a mosaico: le verruche a mosaico si manifestano generalmente sotto alle dita dei piedi, ma in alcuni casi possono diffondersi anche all’intera pianta. Si presentano in gruppo come piccole croste di colore bianco . durante la deambulazione non sono dolorose come le verruche plantari.

          – Verruche plantari profonde: queste verruche sono localizzate a livello della pianta dei piedi, ma in alcuni casi possono diffondersi anche alle caviglie. Sono particolarmente fastidiose e dolorose, durante la deambulazione e la stazione eretta poiché sono sottoposte a continua pressione hanno una tipica forma piatta con uno sviluppo proliferativo delle cellule epiteliali verso l’interno anziché verso l’esterno della pianta.

          – Verruche filiformi: queste verruche hanno una forma allungata. Si localizzano generalmente nelle aree intorno alla bocca, agli occhi e al naso, con una colorazione, tipicamente uguale a quello della pelle.

          Generalmente le verruche manifestano in persone che usano di calzature di scarsa qualità che non permette una normale traspirazione del piede infatti l’ambiente umido favorisce la proliferazione del virus:

          – Scarsa igiene

          – Lesioni

          – Scambio di indumenti personali

          – Abbassamento delle difese immunitarie causate da diverse situazioni quali stress ecc.

          Il laser è La terapia ideale di queste lesioni virali I trattamenti sono ambulatoriali, durano pochi minuti e consentono alle persone di tornare immediatamente alle normali attività lavorative, anche dopo aver trattato zone sensibili come le mani e/o i piedi. È una metotodica rapida e veloce purchè eseguita da mani esperte e competenti ed ha un’azione mirata sulle verruche senza coinvolgimento della cute sana, infatti è in grado di distruggere in modo selettivo i capillari che alimentano la verruca chiudendoli dopo alcuni giorni dal trattamento la verruca cade spontaneamente; tutto questo senza lasciare alcuna cicatrice in assenza di dolore.

          Subito dopo la seduta la verruca assume un evidente colorito bluastro e si può avvertire un lieve bruciore che scompare entro poche ore, a distanza di giorni si forma una crosta nera che, staccandosi spontaneamente nei 15 giorni successivi al trattamento, La terapia post-trattamento è semplice e consiste nell’applicare una crema antinfiammatoria per alcuni giorni.. generalmente il trattamento è sopportabile . e comunque si utilizza un sistema di raffreddamento cutaneo che rende la terapia confortevole e se necessario, può essere applicata una crema anestetica che elimina ogni sensazione di dolore. Il numero delle sedute, distanziate fra loro di circa 15 -20 giorni e della durata di pochi minuti, dipendono dal numero e dalla dimensione delle verruche. E’ necessari precisare che .la terapia laser elimina la formazione attualmente presente ma non il virus quindi questo non esclude la comparsa, a distanza di tempo, di nuove verruche o di possibili recidive.

            Ipercromie

            Le discromie ossia le cosidette macchie della pelle sono alterazioni del normale colorito delle pelle e si raggruppano in:

            • Ipercromie: macchie scure dovute ad un accumulo eccesivo di melanina in zone ristrette della pelle
            • Ipocromie: macchie chiare dovute ad un deficit di melanina

            a seconda della loro colorazione risultano più facili o più difficili da trattare, nello specifico se hanno una colorazione marrone-nero sono più semplici da trattare perchè riguardano solo lo strato superficiale delle pelle se invece sono grigio-bluastre sono più diffcili da trattare perché più profonde.

            Diverse sono le cause che le determinano:

            • L’uso eccessivo delle lampade solari
            • Scorretta esposizione solare negli orari centrali della giornata
            • senza le giuste protezioni
            • L’assunzione di particolari farmaci fotosensibilizzanti nel periodo estivo quali pillola anticoncezionale, alcuni antibiotici, ecc
            • Disfunzioni ormonali e Acne
            • Gravidanza (Melasma Gravidico o Cloasma In quest’ultimo caso le macchie sono localizzate soprattutto al volto e di solito scompaiono dopo il parto.)
            • l’avanzare dell’età che con i normali cambiamenti fisiologici del nostro corpo determina la formazione delle cosiddette lentigo senili, di forma tondeggiante e colore brunastro soprattutto in zone come viso , dorso delle mani e possono comparire già a partire dai 40 anni

            Esistono diversi metodi per trattare queste iperpigmentazioni :

            • uso di creme depigmentanti consistente nell’utilizzo di creme schiarenti che vanno utilizzate soprattutto di sera costantemente a casa, non però nei periodi estivo ,per questo tipo di macchie che generalmente sono più piccole e molto superficiali consiglio di utilizzare creme solari a schermo totale non solo d’estate ma tutto l’anno.
            • peeling chimici che consiste nell’ utilizzo di creme esfoglianti che attraverso un’azione caustica provocano un’accelerazione della fisiologica esfoliazione della cute stimolando la produzione di nuovo collagene da parte dei fibroblasti facilitando la rigenerazione di nuove cellule con conseguente rinnovamento degli strati più superficiali e schiarimento della macchia
            • la crioterapia consiste nell’utilizzo di una sostanza l’ azoto liquido,. Che provocando l‘abbassamento di temperatura sulla zona interessata determina la distruzione delle cellule melanocitiche per congelamento
            • trattamento laser :  attualmente con l’utilizzo della terapia laser le ipercromiie o iperpigmentazioni vengono facilmente ed efficacemente rimosse la lunghezza d’onda del laser massimamente assorbita dalla melanina determina la fototermolisi selettiva la melanina concentrata viene quindi frammentata e trasportata via dal nostro sistema linfatico. La macchia a seconda della pigmentazione e della grandezza può essere trattata in una o più sedute in con risultati estetici eccellenti senza intaccare minimamente i tessuti circostanti.

              Il corpo umano è un tempio e come tale va curato e rispettato, sempre .

              Ippocrate

              Share This